«Il contenitore è sempre stato, soprattutto da quando ho cambiato impasto, il mio cruccio. Mi sembrava assurdo che non ci fosse nulla che potesse migliorare il trasporto della pizza.
Sono vent’anni che porto pizze a casa e vent’anni che ci sono sempre gli stessi identici problemi. Per cui mi sono chiesto “E’ possibile che non si riesca a progredire da questo punto di vista?”
Se fai una pizza con un certo livello di idratazione, che produce quindi molto vapore acqueo, e la chiudi dentro un cartone, è inevitabile che mangi una pizza gommosa.
Puoi sopperire, come ho sempre fatto io in passato, con un buon prodotto a livello di digeribilità, un buon prodotto a livello di pomodoro, mozzarella e ingredienti vari… Però diciamo che, io in pizzeria mangio una pizza e a casa ne mangio un’altra, quindi cercavo qualcosa per migliorare questo servizio.
Un altro problema, non di poca rilevanza, è relativo al trasporto delle pizze: se impili quattro o cinque cartoni, il peso, il calore, fanno sì che la pizza sotto subisca una deformazione di conseguenza viene schiacciata, senza contare che il trasporto fatto in motorino, in una città come Genova, che è tutta fatta di salite e discese, curve, l’ingrediente tende a uscire e, se finisce sul cartone, mangi carta.»
Pierpaolo Maresca è il titolare della Pizzeria Al Vulcano a Genova.