Ti piacerebbe ricevere una percentuale per ogni pizza d’asporto che viene venduta in Italia e nel Mondo?

La pizza viene consumata pressoché in ogni parte del Globo e ogni giorno vengono ordinati oltre 14 milioni di pizze da portar via o consegnate a domicilio, per un importo che supera i 142 Milioni di dollari, pari a 169 Milioni di euro.

Vuol dire 62 Miliardi di Euro all’Anno!

Mercato italiano pizza ciro box
Solo in Italia vengono sfornate e consumate a domicilio 2,7 milioni di pizze al giorno e quasi 1 miliardo ogni anno.
Significa un volume annuo di circa 200 Milioni di euro per i contenitori d’asporto, solo in Italia.
Un trend in costante crescita negli ultimi anni e ulteriormente accelerato a seguito della pandemia da corona virus e le conseguenti restrizioni per il consumo al tavolo nei locali di ristorazione, a favore del take away e del delivery a casa.
Ma, pur essendo un settore in forte aumento ed evoluzione, ogni sforzo per offrire un servizio e un’esperienza migliore ai consumatori finali si scontra con uno scoglio insormontabile, l’anello più debole della catena, ovvero il classico e famigerato box di cartone porta pizza.

Sì, perché in realtà, sebbene le persone siano ormai assuefatte e abituate a usare per la pizza le classiche scatole di cartone, si tratta della peggiore soluzione possibile!

Dagli anni ‘80 a oggi tutto è cambiato, tranne i contenitori per la pizza: in Italia e nel Mondo sono più di 40 anni che si usano i soliti squallidi cartoni porta pizza.
Ma le scatole di cartone per pizza hanno svariati limiti e sono causa di problemi molto importanti.

Pizza “Bollita”

Il vapore acqueo prodotto dal calore della pizza va verso l’alto e non riesce a uscire dai fori laterali, che invece fanno entrare aria fredda.
Quando arriva alle pareti fredde del cartone, il vapore condensa e ricade sulla pizza lessandola, per cui si bagna, si raffredda velocemente e diventa gommosa.

Scomodi e non igienici

Sono difficili da trasportare perché scorrono tra loro e fanno fuoriuscire l’olio, il sugo e il formaggio della pizza, macchiando i vestiti e i sedili dell’auto.
Prima di essere usati vanno montati in pizzeria, perdendo tantissimo tempo e procurandosi fastidiosi tagli alle mani e alle dita.
Dopodiché occupano un sacco di spazio e lasciano entrare dai fori laterali polvere, fuliggine e insetti.

Cancerogeni e tossici

I box di cartone dovrebbero essere per legge in pura cellulosa, ma spesso non è così e la struttura interna è composta da materiale riciclato e contenente sostanze nocive e cancerogene quali BPA e DIBP che vengono rilasciate a causa del calore della pizza.
Quasi tutti mangiano la pizza direttamente nel cartone e spesso arriva già tagliata, ma in questo modo si ingeriscono anche particelle di carta, compresa la struttura ondulata interna in materiale riciclato e contenente sostanze nocive e cancerogene.
«Non bruciamoci la pizza!» è il titolo di un servizio di Report su RAI3 del 5 ottobre 2015 dedicato al mondo della pizza.
In particolare un’ampia sezione del programma è stata dedicata alle scatole di cartone e ai rischi connessi al loro utilizzo.
Anche la trasmissione DI MARTEDI’ de LA7 si è occupata del problema nella sua puntata del 19/4/2016 dedicata all’argomento, con il titolo “Pizza attenti al cartone!

ATTENZIONE:
“Se il cartone costa meno di 20 centesimi, è probabile che sia in cellulosa riciclata” (dal programma TV “PIZZA ATTENTI AL CARTONE!” Di Martedì LA7 del 19/4/2016)

Grave danno ambientale

Una volta usati e sporchi, i cartoni per la pizza non sono riciclabili, in quanto la carta rimane unta e incompatibile con il processo di lavaggio e riciclaggio, per cui ogni anno in Italia 900 milioni di cartoni porta pizza finiscono in discarica o inceneritore, con un gravissimo danno per l’ambiente.

Sono La PEGGIORE SOLUZIONE POSSIBILE! 

D’altra parte, basta riflettere un attimo su questo tipo di scatole, ad esempio tenendo presente che, a parte la pizza, non esiste altro alimento caldo e umido al mondo che venga consegnato in un box di cartone come quello per la pizza.
E, se non bastasse, che siano la peggiore soluzione possibile lo dimostrano le migliaia di recensioni negative e di immagini agghiaccianti come queste:

Ma ora esiste una Soluzione innovativa e brevettata!

  1. Vassoio mono-stampo in polistirene alimentare spessore 700 micron
  2. Camini laterali per far uscire il vapore
  3. Distanziali per consentire l’alloggiamento
    della pizza
  4. Spessori in rilievo per consentire l’areazione sotto alla pizza

Come funziona?

È un prodotto geniale nella sua semplicità.

Con una semplice rotazione di 90° si possono impilare i vassoi lasciando lo spazio per la pizza sottostante.

MAI PIù pizza bollita!

Grazie ai camini laterali sfalsati tra loro, ogni pizza ha la giusta areazione verso l’alto e quindi non è più bagnata, molliccia e “incollata” al fondo come succede nel cartone.
Inoltre, non essendoci condensa, si mantiene anche più calda e fragrante.
Oltre ai camini perimetrali, i rilievi sul fondo del vassoio consentono un’idonea areazione anche al di sotto della pizza, mantenendola più asciutta ed evitando l’effetto “ventosa”.
Come si può vedere chiaramente nell’immagine qui sopra, la pizza in CIRO mantiene inalterata la sua consistenza e fragranza, a differenza di quella nel cartone.

ImpilabilE ed ergonomicO

Si possono trasportare con una sola mano e, non avendo fori laterali, non permettono a olio e sugo di fuoriuscire.
Il loro ingombro è identico a quello dei cartoni e la loro altezza è di poco maggiore.
Questo vuol dire che non si devono modificare i box o le borse dei ragazzi porta pizza.
I vassoi CIRO sono impilati tra loro e all’interno di una busta in nylon trasparente.
Sono già pronti, per cui non richiedono tempo per il montaggio, e occupano molto meno spazio e a 100 cartoni montati corrispondono 600 vassoi CIRO.

Sicuro per la salute

CIRO è realizzato in Polistirene Alimentare di 700 micron di spessore, resistente al taglio con il coltello o la rotella.
Per cui si può mangiare senza problemi la pizza direttamente nel vassoio e senza dover ingerire particelle di carta cancerogene, come succede nelle scatole porta pizza tradizionali.
Perché CIRO PIZZA BOX è certificato a uso alimentare e Zerotruffe dalla rivista IL SALVAGENTE, perché, a differenza dei cartoni porta pizza in commercio, non contiene Bisfenolo A – BPA – e ogni altra eventuale sostanza nociva.

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EditorialeNovanta srl Via Ludovico di Savoia, 2b, 00185 Roma | P.IVA 12865661008 Amministratore unico: Matteo Fago Registrazione Tribunale di Roma: 149/2015 del 24.07.2015 | Iscrizione ROC: n. 25400 del 12.03.2015

CERTIFICAZIONE SALVAGENTE

CIRO – The Original Pizza Box (gruppo PIZZERIA RICCA, Milano) realizza un innovativo contenitore per la pizza da asporto in plastica. 

CIRO – The Original Pizza Box è un prodotto a norma di legge italiana ed europea per il trasporto e il consumo della pizza, sicuro per la salute e riciclabile al 100%.

A differenza del cartone è un vassoio inodore, insapore, non altera gusto e temperatura della pizza durante il trasporto e soprattutto non rilascia nessuna sostanza nociva come il Bisfenolo A, un interferente endocrino molto pericoloso per la salute in grado di alterare lo sviluppo e l’equilibrio del sistema ormonale, rintracciabile in concentrazioni elevate in quasi tutti i cartoni per la pizza take away.

Sicuro per l’ambiente

I motivi per cui CIRO è la miglior soluzione possibile anche per l’ambiente sono svariati:
  1. CIRO PIZZA BOX è riciclabile al 100% ed è anche riutilizzabile per altri scopi (vedi #riusaciro);

  2. il classico cartone, una volta usato e unto, invece non è più riciclabile e ogni anno in Italia finiscono quasi 1 miliardo di questi contenitori in discarica, con un gravissimo danno ambientale;

  3. CIRO ha vinto il Premio “COREPLA Call for ideas 2020” per la sua sostenibilità ambientale;

  4. il cartone non ha mai vinto premi del genere e mai li potrà vincerà;

  5. Il cartone inquina e consuma energia e acqua da dieci a cento volte più di CIRO PIZZA BOX.
24 Giugno 2020 - Premiazione a Milano di CIRO PIZZA BOX per COREPLA CALL FOR IDEAS 2020 – Mario Menzio CEO di CIRO premiato dal Presidente di COREPLA Antonello Ciotti e il Direttore della Ricerca e Sviluppo del Consorzio - Ing. Protopapa - e la conduttrice della manifestazione Debora Villa
Infatti, come dimostrato da questo studio dell’Università di Bologna del 2018, la produzione di contenitori in carta e cartone rispetto agli equivalenti in plastica, quali CIRO PIZZA BOX, comporta un impatto ambientale, in termini di CO2 prodotta, energia e acqua utilizzata, rifiuti solidi e sostanze nocive rilasciate in acqua notevolmente superiori.
Per quanto riguarda le direttive europee ed italiane riguardanti oggetti e stoviglie “usaegetta”, si tenga conto che CIRO PIZZA BOX è un imballaggio alimentare, che pertanto non rientra e non è soggetto a tali direttive.
Per capirci, CIRO equivale alla vaschetta di plastica trasparente in cui è confezionato e venduto il prosciutto o il formaggio al supermercato.
Vale a dire un imballaggio ottimale e fondamentale per preservare la qualità dell’alimento e aumentarne la shelf life (durata del prodotto prima di arrivare a scadenza), senza dover ricorrere a un uso massiccio di conservanti, che altererebbero le qualità organolettiche del prodotto e sono pericolosi per la salute.

VANTAGGI PER LE PIZZERIE

Ecco cosa ne pensano i clienti

"Corrisponde perfettamente a quella che è la mia idea di contenitore"
Antonio Volpato
Mr Pizza (Campodarsego PD)
"I risultati sono stati subito eccellenti"
Francesco Marasciulo - Vincitore Master Pizza Champion 2019
Pizzeria Chinè (Monopoli BA)
"Non cambierei con niente al Mondo!"
Ledi Minina
Pizzeria Delfino (Monticelli d'Ongina PC)
"Ho iniziato a leggere il libro e tutte le recensioni all'interno. Avevo solo un po' di paura iniziale, ma ora sono proprio tranquillae... e la revisione del Menù! Meno male che l'ho fatta!"
VIVIANa Fortunato
Pizzeria Prima o poi (Capezzano Pianore LU)
"Il libro PIZZERIA RICCA, PIZZERIA POVERA è stato interessante per tutti. L'ho letto io e l'hanno voluto leggere anche i ragazzi della pizzeria e da lì è nato tutto il percorso che ci ha portato a modificare l'impostazione della nostra pizzeria"
FABRIZIO DE GIORGI
Locanda Ti Li Spilusi (Brindisi)
"Il materiale all'interno della CIRO WOW BOX ti aiuta a capire che non è il cartone il materiale adatto per la pizza"
GIANLUCA ZORZI
PizzaCamì (Borno BS)
"Oltre al contenitore molto valido, c'è un servizio di assistenza, di aiuto e di marketing. Io sono stato accompagnato a cambiare la mia visione di azienda e a iniziare un percorso per ottenete il risultato migliore possibile e per mantenere sempre la clientela attiva"
Stefano Borghi
Trattoria Pizzeria Piccolo Borgo (Concordia sulla Secchia MO)
"Dal mio punto di vista è stata un'illuminazione, una miglioria veramente decisiva!"
Pierpaolo Maresca
Pizzeria Al Vulcano (Genova)

DIFFUSIONE E SVILUPPO DI CIRO PIZZA BOX

Per tutti questi motivi e grazie a un sistema di marketing e vendita innovativo, CIRO – The Original Pizza Box – pur essendo sul mercato solo dalla fine 2018, è già ampiamente diffuso nelle migliori pizzerie del nostro Stivale e sta muovendo in primi passi anche negli altri Paesi dell’Unione Europea, con un totale di oltre 500 pizzerie che lo stanno già utilizzando con successo.
Ma non è finita qui!
CIRO PIZZA BOX è coperto da un Brevetto internazionale valido sia nei principali Paesi Europei che negli Stati Uniti, Canada e Brasile, che, come si può vedere, sono tra i più importanti mercati per il consumo di pizza al Mondo.
Secondo la FIPE, il business mondiale della pizza è di 62 miliardi di euro l’anno.
Quindi, tornando alla domanda iniziale e specificandola meglio:

Ti piacerebbe ricevere una percentuale per ogni pizza d’asporto che verrà venduta con CIRO PIZZA BOX in Italia e nel Mondo?

Se vuoi “godere” ogni volta che una Pizza sarà venduta con CIRO nel Mondo, puoi farlo!

Diventa socio anche tu di PIZZERIA RICCA Srl, la società che detiene e sviluppa il prodotto, il brand e il brevetto di CIRO – The Original Pizza Box.

Per scoprire come, richiedi il Pitch completo con il piano di investimenti e i ritorni possibili nei prossimi anni, lasciando i tuoi dati qui sotto e cliccando su INVIA:

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DETRAZIONi FISCALi PER chi investe

Dal 9 luglio 2020, PIZZERIA RICCA Srl è iscritta alla sezione speciale delle startup innovative della C.C.I.A.A. di Milano, “in ragione dell’attività di produzione e distribuzione commerciale di un innovativo contenitore per cibi da asporto e delivery, coperto da brevetto internazionale“.

Di conseguenza, se investirai in questa startup potrai godere di un’importante agevolazione fiscale.

Infatti, grazie al “Decreto Rilancio” del maggio 2020, chi investe in startup innovative può beneficiare della detrazione IRPEF del 50%, che:

  • è erogabile in regime de minimis, come previsto dal regolamento UE n.1407/2013 
  • è valida per persone fisiche sino a €100.000 investiti in startup innovative
  • vale a condizione che l’investimento sia mantenuto per almeno tre anni, pena la restituzione dell’importo detratto, maggiorato di interessi
  • vale per un ammontare massimo non superiore a 200.000 euro in tre anni di aiuti concessi a questo titolo all’azienda startup.
Nel nostro caso il plafond rimanente è di 70.000 euro, corrispondente a 140.000 euro di ammontare dell’investimento ancora disponibile a tali condizioni.

Raggiunto tale ammontare massimo (o chi investe come società, anziché come persona fisica) la detrazione IRPEF sarà del 30%, anziché del 50%.

Per questo motivo, se ti piace questo progetto ed è tua intenzione partecipare, il nostro suggerimento è: 
non perdere tempo e manifesta quanto prima il tuo interesse, compilando con i tuoi dati il form più sopra e seguendo le istruzioni successive.